ET a Selargius: nuovi spazi, reali e virtuali, per la scienza sarda

Selargius, alle porte di Cagliari, ospita l’anteprima nazionale di un documentario sull’Einstein Telescope per i planetari italiani e l’inaugurazione dei […]

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Selargius, alle porte di Cagliari, ospita l’anteprima nazionale di un documentario sull’Einstein Telescope per i planetari italiani e l’inaugurazione dei nuovi spazi dell’Inaf nel Campus della Scienza, della Tecnica e dell’Ambiente del Comune.

Oggi, 17 dicembre 2025, è stato un giorno importante per la ricerca scientifica grazie a due eventi che si sono celebrati in contemporanea in una delle aree scientifiche più avanzate e promettenti della Sardegna: il Campus della Scienza, della Tecnica e dell’Ambiente del Comune di Selargius. In primis, infatti, i principali enti di ricerca che sostengono la candidatura di Lula (NU) ad ospitare il progetto dell’Einstein Telescope in Sardegna si sono riuniti all’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari per assistere in anteprima al nuovo spettacolo “full dome” per planetari dedicato al futuristico telescopio sotterraneo dedicato alle onde gravitazionali.

In prima fila alla proiezione c’era la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde che ha sottolineato la prontezza del nostro territorio smentendo gli stereotipi che vedono l’Italia bloccata dalla troppa burocrazia. “Il fatto – dichiara la Presidente – di presentarci con un sito solido, una comunità scientifica forte, istituzioni coese, un rapporto reale di collaborazione tra Governo e Regione, risorse finanziarie pronte e opere di contorno già pianificate, ci rende credibili e competitivi.” La presenza del Sardina Radio Telescope dell’INAF a San Basilio, d’altra parte è la prova che la Sardegna è già da decenni in grado di ospitare scienza di primo livello e che i territori sono in grado di capire e di recepire le grandi opportunità di questi progetti.

È stata proprio la Regione, tramite l’agenzia Sardegna Ricerche, a commissionare il video a sostegno della candidatura del sito di Sos Enattos a Lula. Il coordinamento del progetto ET in Italia è stato affidato dal Ministero della Università e della Ricerca all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), presente con il direttore della sezione di Cagliari Alessandro Cardini e con Alberto Masoni, dirigente di ricerca oggi focalizzato sul progetto ET.

Il documentario – supervisionato anche dallo European Gravitational Observatory (EGO) e realizzato dall’azienda Virtual Immersion in Science (VIS) in collaborazione con TeleSardegna – è stato proiettato nella cupola da 11 metri del Planetario dell’Osservatorio per gli ospiti e per il personale dell’INAF di Cagliari in tre diverse proiezioni. Durante circa 20 minuti viene raccontata l’epopea, recentissima, della scoperta delle onde gravitazionali e del lavoro del mondo scientifico per affinare sempre di più gli strumenti osservativi, tra cui, ovviamente spicca ET.

L’occasione è stata propizia per celebrare, con uno storico taglio del nastro, anche la finalizzazione dei lavori nel Campus della Scienza di Selargius con l’assegnazione di nuovi edifici ed aree verdi inaugurate dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, mente l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) – presente all’evento – inaugurerà in seguito i propri spazi all’interno del Campus.

“È l’ultimo tassello – commenta il Sindaco di Selargius Pier Luigi Concu – di un iter partito nel 2004 con l’arrivo dei fondi Por, proseguito nel 2008 con l’avvio dei lavori di riqualificazione e la costruzione dei primi immobili dati in concessione all’Inaf, e andato avanti con il finanziamento regionale di circa 7 milioni di euro per completare le opere. Vent’anni circa che ci hanno permesso di cambiare volto a un pezzo di territorio, trasformandolo da polveriera militare a polo scientifico di rilevanza internazionale, grazie alla presenza dell’Istituto nazionale di Astrofisica a cui oggi consegniamo con grande orgoglio i nuovi spazi dove siamo certi saprà continuare a portare in alto il nome di Selargius e di tutta la Sardegna”

Non nasconde soddisfazione anche la direttrice dell’INAF-OAC, l’astrofisica Federica Govoni: “Poco dopo il raggiungimento del massimo potenziale osservativo del Sardinia Radio Telescope di San Basilio grazie ad un finanziamento PON, arriva anche un altro atteso traguardo, ovvero il completamento dei lavori su tutto il Campus che ospita il nostro quartier generale a Selargius. Con tutto il fermento scientifico e tecnologico che sta animando la Sardegna in questi anni, siamo consapevoli di avere il privilegio di gestire una struttura all’avanguardia in grado di poter supportare non solo i nostri progetti ma anche idee e attività dei nostri partner scientifici nazionali e internazionali”.