
Il 31 dicembre 2015 Radio3 Scienza, la trasmissione di RaiRadio 3 dedicata ai temi di scienza e tecnologia, ha trasmesso – in una serie di interviste telefoniche realizzate da Marco Motta – una puntata dedicata alle aspettative in ambito scientifico per il 2016.
Tra le varie discipline di interesse scientifico non potevano mancare l’astronomia e la fisica, rappresentate rispettivamente da Marta Burgay, ricercatrice dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari OAC-INAF e da Eugenio Coccia, ricercatore del CERN e membro del CDA INAF.
Marta Burgay, oltre ad augurare un “anno stellare” a tutti gli ascoltatori, ha individuato due principali “oggetti” da tenere d’occhio. Il primo è senz’altro il Sardinia Radio Telescope, finalmente uscito dalla fase “beta” e a disposizione del mondo scientifico con osservazioni costanti e dettagliate delle onde radio provenienti dall’Universo.
La seconda tematica da monitorare durante il 2016, per la Burgay è rappresentata dal radicale miglioramento delle strumentazioni di osservazione delle finora sfuggenti onde gravitazionali, la cui esistenza, prevista dalla teoria di Einstein (che proprio nel 2016 compirà 100 anni!), è stata dimostrata fino ad oggi solo in modo indiretto.
A partire dall’interferometro LIGO operante negli USA, si spera di poter finalmente “vedere” questi fenomeni anche grazie al parallelo lavoro dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO-VIRGO) di Cascina, in provincia di Pisa.
Eugenio Coccia, ricercatore del CERN e professore ordinario a Tor Vergata, oltre che mebro del Cda dell’INAF, individua ugualmente nelle onde gravitazionali la grande novità del 2016.
A queste ultime Coccia aggiunge altre due importanti novità.
La prima è la “impronta” (perchè ancora non si può parlare di vera e propria “scoperta”) fornita da un nuovo tipo di bosone che dovrebbe pesare sei volte quelli attualmente conosciuti e studiati al CERN di Ginerva.
La seconda è il progetto del Sincrotrone SESAME (SYNCHROTRON-LIGHT FOR EXPERIMENTAL SCIENCE AND APPLICATIONS IN THE MIDDLE EAST) che sta prendendo corpo in Giordania e sta facendo collaborare tra loro, sotto la “diplomazia del CERN”, Paesi che hanno in corso conflitti e difficili relazioni diplomatiche come Israele, Autorità Palestinese, Giordania, Turchia ed Egitto.
Il 2016 si preannuncia davvero un anno denso di novità.