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2 NOVEMBRE 2022 ore 21:49
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La medaglia “George Gamow” a Filippo Zerbi

La medaglia dedicata a George Gamow, astrofisico ucraino naturalizzato statunitense, è stata conferita al Direttore Scientifico dell’Inaf Filippo Zerbi da una delegazione di astrofisici ucraini durante una cerimonia di premiazione organizzata nella Control Room del Sardinia Radio Telescope, in collegamento con Massimo Capaccioli.
La medaglia “George Gamow” a Filippo Zerbi

Il Sardinia Radio Telescope di San Basilio è stato oggi, 2 novembre 2022, location per un evento particolare che ne ha fatto un simbolo di unità e cooperazione scientifica internazionale. E’ stata infatti consegnata oggi presso il radiotelescopio dell’Inaf la medaglia dedicata al celebre scienziato russo-ucraino poi naturalizzato statunitense George Gamow, al Direttore Scientifico dell’Inaf Filippo Zerbi.

In presenza di Emilio Molinari, direttore dell’Inaf-Osservatorio Astronomico di Cagliari, la delegazione ucraina - composta dagli astrofisici Elena Bannikova, Oleg Ulyanov e Volodymyr Akhmetov - ha consegnato al professor Zerbi questo prestigioso premio sottoforma di una medaglia accompagnata da un diploma contenente le motivazioni dell’assegnazione:

“Per i molti anni di successi lavorativi nel campo dell’astrofisica e della relativa tecnologia, per il suo personale contributo allo sviluppo della radioastronomia, per l’educazione e la formazione del personale scientifico e la divulgazione della scienza, per la sua brillante leadership in seno all’Istituto Nazione di Astrofisica, e per il suo ruolo nello sviluppo di una proficua cooperazione scientifica tra Italia e Ucraina, il Direttore Scientifico dell’INAF Filippo Zerbi viene premiato con la medaglia George Gamow.”

L’occasione della premiazione, cui ha partecipato da remoto anche l’astrofisico Massimo Capaccioli fautore con Zerbi di questa preziosa collaborazione internazionale,  ha consentito alla delegazione ucraina una visita ravvicinata al radiotelescopio con il responsabile delle operazioni Sergio Poppi nonché alle strutture che sono state sviluppate nell’area circostante come la rete di antenne SAAD (Sardinia Array Aperture Demonstrator), spiegata da Matteo Murgia, Federica Govoni e Andrea Melis, e la nuova antenna didattica per la radioastronomia illustrata da Silvia Casu.