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Online l'articolo sul commissioning tecnico di SRT
L’articolo (disponibile alla pagina http://www.worldscientific.com/toc/jai/04/03n04 ), alla cui stesura hanno contribuito quasi quaranta autori, tra tecnici e tecnologi INAF, descrive il lavoro svolto su SRT nel periodo Giugno 2012 – Ottobre 2013.
Durante tale fase, il radio telescopio, realizzato dall’azienda tedesca MT Mechatronics, è stato integrato con la strumentazione elettronica e la sensoristica sviluppata internamente all’INAF. Di fatto quindi SRT è passato da un’immensa struttura meccanica alta 70 metri e pesante 3000 tonnellate ad un sistema avanzatissimo capace di osservare i deboli segnali provenienti dalle regioni più remote dell’Universo fino ad oltre 100 GHz.
Il commissioning di SRT è avvenuto con tre ricevitori radio astronomici operanti tra 300 MHz e 26 GHz connessi ad un back-end del tipo total-power. Si è inoltre avuto la possibilità di testare l’ottica attiva installata nello specchio primario di SRT. Le attività sperimentali condotte dalla squadra tecnica hanno mostrato delle prestazioni in accordo con le specifiche di progetto attese.
Dopo la chiusura della fase di validazione scientifica (anche se alcuni punti rimangono da completare), SRT è ora a disposizione della comunità astronomica ed è attualmente impegnato nel suo primo vero periodo di osservazioni scientifiche, l'Early Science Program (ESP).
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