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26 MAGGIO 2014 ore 17:8
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All'IRA di Bologna il prestigioso Premio "La Marmora"
Il Club Rotary di Cagliari ha assegnato il Premio "La Marmora" all'Istituto di Radioastronomia di Bologna, per il suo ruolo fondamentale nella progettazione del Sardinia Radio Telescope, strumento all'avanguardia per l'esplorazione del cosmo nelle onde radio.
Questa mattina l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Cagliari è stata il suggestivo teatro della cerimonia di consegna del Premio La Marmora. Il riconoscimento, istituito nel 1977 dal Club Rotary di Cagliari e giunto alla ventisettesima edizione, viene ogni anno attribuito a enti, istituzioni o studiosi non sardi che, con la loro opera, abbiano contribuito alla valorizzazione della Sardegna.
Quest’anno il premio è stato assegnato all’Istituto di Radio Astronomia di Bologna, per il suo ruolo determinante nella progettazione del Sardinia Radio Telescope, uno strumento che, con la sua eccellenza tecnologica e scientifica, contribuisce alla formazione di una immagine positiva della Sardegna.
A ritirare il premio, introdotto dal rettore dell’Università degli studi di Cagliari, la professoressa Luigina Feretti, attuale Direttrice dell’IRA e personaggio di spicco della radioastronomia italiana.
Nel suo discorso di ringraziamento, Luigina ha brevemente spiegato il progetto SRT e la sua storia, raccontando innanzi tutto com’è nata la radioastronomia osservativa in Italia, con la costruzione negli anni '80 dei telescopi di Medicina e di Noto, fino alla progettazione di SRT alla fine degli anni '90.
Luigina ha poi approfittato dell’opportunità per invitare a parlare Giancarlo Setti, padre putativo della radioastronomia italiana, e per ricordare il ruolo importante svolto dalla Regione autonoma della Sardegna, dall’Università di Cagliari e soprattutto dagli Osservatori Astronomici di Cagliari e di Arcetri.
Un premio all’IRA di Bologna, dunque, ma un premio che viene virtualmente assegnato anche a tutti coloro che, nel corso degli ultimi vent’anni, hanno lavorato e lavorano per rendere il Sardinia Radio Telescope uno strumento di eccellenza scientifica mondiale.
Nella foto, da sinistra: Angelo Poma, Nichi D'Amico, Luigina Feretti, Gabriele Giovannini, Giancarlo Setti e Andrea Possenti.
Quest’anno il premio è stato assegnato all’Istituto di Radio Astronomia di Bologna, per il suo ruolo determinante nella progettazione del Sardinia Radio Telescope, uno strumento che, con la sua eccellenza tecnologica e scientifica, contribuisce alla formazione di una immagine positiva della Sardegna.

Nel suo discorso di ringraziamento, Luigina ha brevemente spiegato il progetto SRT e la sua storia, raccontando innanzi tutto com’è nata la radioastronomia osservativa in Italia, con la costruzione negli anni '80 dei telescopi di Medicina e di Noto, fino alla progettazione di SRT alla fine degli anni '90.
Luigina ha poi approfittato dell’opportunità per invitare a parlare Giancarlo Setti, padre putativo della radioastronomia italiana, e per ricordare il ruolo importante svolto dalla Regione autonoma della Sardegna, dall’Università di Cagliari e soprattutto dagli Osservatori Astronomici di Cagliari e di Arcetri.
Un premio all’IRA di Bologna, dunque, ma un premio che viene virtualmente assegnato anche a tutti coloro che, nel corso degli ultimi vent’anni, hanno lavorato e lavorano per rendere il Sardinia Radio Telescope uno strumento di eccellenza scientifica mondiale.
Nella foto, da sinistra: Angelo Poma, Nichi D'Amico, Luigina Feretti, Gabriele Giovannini, Giancarlo Setti e Andrea Possenti.
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