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5 APRILE 2016 ore 17:57
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L'Osservatorio Astronomico di Cagliari ritorna autonomo

L'Osservatorio Astronomico di Cagliari rimane struttura di secondo livello dell'INAF. Il commento della Regione Autonoma della Sardegna.
L'Osservatorio Astronomico di Cagliari ritorna autonomo
L'Osservatorio Astronomico di Cagliari rimane struttura di secondo livello dell'INAF.

L'ha deciso il CdA dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), preservando e garantendo così il carattere statutario di Struttura delle varie sedi.

"Si è chiusa positivamente una vicenda che per mesi ha visto anche la Regione impegnata in prima linea - dice l'assessore della Programmazione, Raffaele Paci -. "Ora a maggior ragione si aprono prospettive ancora più importanti per il futuro dell'Osservatorio e più in generale per un settore in cui questa amministrazione ha dimostrato di credere fortemente. Voglio ringraziare il presidente D'Amico, che sin dal suo insediamento a ottobre si è impegnato a difendere prerogative e autonomia dell'Osservatorio della Sardegna".

Il Cda ha dunque deliberato di conferire il carattere statutario di Struttura di Ricerca alle due attuali sedi, l'Istituto di Radioastronomia di Bologna, che ha in carico la gestione dei radiotelescopi di Medicina e Noto, e l'Osservatorio Astronomico di Cagliari, che ha in carico la gestione del nuovo grande radiotelescopio SRT (Sardinia Radio Telescope). Contemporaneamente, il CdA ha deliberato di istituire una Unità Scientifica per la Radioastronomia.

Nell'Osservatorio Astronomico la Sardegna ha investito negli anni circa 20 milioni di euro. La realizzazione del grande radio telescopio SRT è stata finanziata nel 1997 dal Ministero nell'ambito dei Piani di potenziamento della rete scientifica e tecnologica nelle aree depresse, e la Regione ne ha fatto uno dei punti strategici dello sviluppo.

"La conclusione positiva di questa vicenda dimostra che avevamo ragione - sottolinea il vicepresidente della Regione -. "Non stavamo difendendo il localismo ma lavorando perché l'autonomia non fosse in alcun modo sminuita, auspicando un coordinamento più che un accorpamento in modo da sfruttare le rispettive competenze. Sono settori che rafforziamo e rilanciamo anche attraverso la strategia intelligente S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy, che punta molto sul settore dell'Aerospazio per riuscire a realizzare un passo fondamentale: fare in modo che la ricerca di base diventi opportunità di lavoro, di ricchezza, di crescita sociale per la nostra Isola".