Sito di divulgazione Astronomica

La Storia

Fondazione della Stazione Astronomica

In città la prima segnalazione, fatta dall’ingegner Guarducci dell’Istituto Geografico Militare, fu la Torre di San Pancrazio, sede di un punto trigonometrico di primo ordine. Nella sua lettera al Celoria il Guarducci riportava < < La torre di S. Pancrazio sorge nel punto più elevato della città di Cagliari, nel quartiere denominato "il Castello". E’ un fabbricato imponente e di struttura solidissima con i muri rivestiti all’interno e all’esterno da pietra squadrata. Fu costruita nel secolo XI e faceva parte di una fortezza eretta al tempo della dominazione dei pisani; in seguito, per molto tempo fu adibita a carceri. Nel 1897 essendo stata dichiarata monumento nazionale, il Municipio di Cagliari venne nella determinazione, ancora da attuarsi, di destinarla alla raccolta dei ricordi storici della città come museo municipale. L’accesso alla torre è da un’ampia piazza; varie rampe di scale in muratura, solide, ma alcune un poco anguste, conducono al terrazzo sulla sommità della torre, sostenuto da una volta reale solidissima e circondato da un parapetto in muratura di circa un metro di altezza e di altrettanto spessore. Nell’angolo SO del terrazzo è fissato il centro trigonometrico del punto al 1° ordine che fu anche centro della stazione astronomica per la determinazione del meridiano fatta dal Generale Lamarmora e nel 1880 delle osservazioni astronomiche fatte dal Com.te Magnaghi e dal Cap. Simi per la determinazione della latitudine ed azimut e per la stazione geodetica del 1° ordine. [….]. L’altitudine della sommità del parapetto del terrazzo è di m 134.00 sul livello medio del mare e l’altezza della torre è di m 36.65 sul suolo della piazza. [….]> > .

Se l’attenzione verso Cagliari era giustificata, per la presenza dell’Università e perché rispondente alle caratteristiche richieste, i geodeti dell’Ufficio di Postdam non avevano sufficienti informazioni sulle possibilità logistiche del suo territorio. Contemporaneamente giungevano al Celoria altre segnalazioni e tra queste egli prestò particolarmente attenzione al riferimento all’isola di San Pietro posta sul parallelo 39° 08’.

Il Comandante G. B. Lasagna, vice-direttore a riposo del Catasto di Genova, essendo stato qualche tempo prima in visita presso l’isola di San Pietro, nella sua lettera del 2 Novembre 1897 al Celoria scriveva < < Son molto contento che una quistione astronomica le abbia ritornato in memoria il mio nome e cercherò, per quanto posso di corrispondere al suo desiderio. Cagliari è una città sana ma non si deve uscire dalla sua cerchia. Sarà facile trovare un posto per impiantare l’osservatorio a Nord della Torre di S. Pancrazio nelle vicinanze o nell’interno del giardino pubblico. La parte piana della città è poco sana.

Sul parallelo di 39° 08’ non vi è a parer mio che l’Isola di San Pietro. E’ più sana del rimante della Sardegna meridionale. E’ abitata da una popolazione di origine ligure anzi vi si parla il Genovese di Pegli. Nell’isola oltre il paese di Carlo Forte vi sono molte casette sparse ed utilizzate per la coltivazione dei terreni. Si potrebbe trovarne qualcheduna per alloggio. L’isola è trachitica a collinette, la più alta delle quali appena giunge a 214 m: Guardia dei Mori j = 39° 09’ 40". La popolazione è molto industriosa e buona e Carlo Forte comune abbastanza importante. E’ in comunicazione con Cagliari per mare credo una volta per settimana; e con Iglesias per barca e ferrovia privata con uno o due turni al giorno. Il parallelo 39° 08’ taglia quasi esattamente per metà l’isola e l’osservatorio potrebbe impiantarsi a poca distanza da Carlo Forte. Disturbi sismici non se ne sentono; dominano molto i venti foranei. [….] > > .

Nella settima seduta dell’Assemblea di Stoccarda (1898) veniva approvato in via definitiva la scelta di Carloforte, sull’isola di San Pietro, al posto di Cagliari e la città di Gaithersburg sostituì la città di Dover. Le quattro Stazioni finali scelte, tutte distribuite sul parallelo 39°08’ furono le seguenti:

Città Longitudine Nazione
Mizusawa 141°.2 E Giappone
Tschardjui 63°.6 E Russia
Carloforte 8°.3 E Italia
Gaithersburg 77°.2 W Stati Uniti

Queste quattro Stazioni erano direttamente finanziate dall’Associazione Geodetica Internazionale. Contemporaneamente venivano aggiunte altre due Stazioni a spese dei paesi ospitanti:

Città Longitudine Nazione
Cincinnati 84°.4 W Stati Uniti
Ukiah 123°.3 W Stati Uniti
La torre di San Vittorio (Carloforte), nel febbraio-marzo del 1898, prima della ristrutturazione.

Alla fine di gennaio 1899, l’astronomo aggiunto dell’Osservatorio di Padova, il dott. Giuseppe Ciscato, messo a disposizione della Presidenza della Commissione Geodetica Italiana dal prof. Lorenzoni, giungeva a Carloforte, con l’incarico di Direttore, per la scelta del luogo in cui istituire la Stazione Astronomica. La sua attenzione cadde sull’antica e robusta Torre di San Vittorio, proprietà di una famiglia locale. Espletate le pratiche per l’affitto dei locali, chiese al Municipio l’autorizzazione a far demolire il cono centrale, posto sul piano del terrazzo, per la sistemazione della cupola. Quest’ultima venne appositamente progettata e costruita a Postdam per ospitare il Telescopio Visuale Zenitale (VZT), realizzato presso l’officina Wanschaff di Berlino. Sia la cupola che lo strumento furono messi a disposizione dall’Associazione Geodetica Internazionale.

Il 16 settembre il Ciscato veniva raggiunto dal dott. Emilio Bianchi, proveniente da Padova, e, come già detto, il giorno 24 ottobre dello stesso anno 1899 diedero inizio al programma di osservazioni regolari, aprendo la strada alla conoscenza delle caratteristiche fisiche e dinamiche della Terra.

 

Giuseppe Ciscato, primo Direttore della Stazione Astronomica di Carloforte, dal settembre 1899 al settembre 1903.

Riproduzione della prima pagina del quaderno n.1 relativa alla osservazione iniziale eseguita in data 24 ottobre 1899.