Sito di divulgazione Astronomica

La Storia

Le Stazioni Astronomiche di Cagliari e Carloforte

 

La sede storica di Carloforte

Nel 1899 nasce la Stazione Astronomica di Carloforte come una delle cinque sedi dell'International Latitude Service. Suo compito il monitoraggio della variazione della latitudine del luogo di osservazione, utilizzato come parametro per l'analisi della rotazione della Terra. Sua prima e storica sede Carloforte, nell'isola di San Pietro.

Passano gli anni, e alla fine degli anni '60 l'astronomia entra nell'ateneo cagliaritano, con la creazione della Cattedra di Astronomia. E' l'inizio di un periodo di non facile ma continua crescita dell'integrazione fra astronomia e realtà sarda.

 

La sede di Poggio dei Pini

Nel 1978 viene creata la successiva sede della Stazione Astronomica: si trovava a circa 20 km da Cagliari in località Poggio dei Pini, nel Comune di Capoterra. Più precisamente essa occupava circa due ettari sulla sommità di Punta sa Menta a circa 200 metri s.l.m. La scelta di questa sede è strettamente legata alle origini storiche della Stazione Astronomica: il sito di Punta sa Menta si trovava infatti nel medesimo parallelo geografico della sede storica di Carloforte. 

Nei vent'anni seguenti l'astronomia in Sardegna si arricchisce di nuovi stimoli, con la Cattedra di Astrofisica e il progetto del Sardinia Radio Telescope. L'impegno verso la divulgazione e il supporto alla didattica universitaria sono cresciuti di pari passo, con sempre maggiori risorse e impegno di uomini e mezzi della Stazione Astronomica.

 

La confluenza nell'INAF e la nuova sede dell'Osservatorio

Nel 2002 la Stazione Astronomica, ribattezzata Osservatorio Astronomico di Cagliari, confluisce, insieme agli altri undici Osservatori Astronomici Italiani, nell'Istituto Nazionale di AstroFisica (INAF)

Quella di Poggio dei Pini rimane la sede dell'Osservatorio fino all'ottobre del 2013, quando l'intera struttura viene trasferita presso l'ex-polveriera di Selargius, nei nuovi locali del "Campus della scienza, della tecnica e dell'ambiente" del comune di Selargius, in località Cuccuru Angius. La nuova sede, oltre a ridurre notevolmente i tempi di percorrenza dall'Osservatorio al Sardinia Radio Telescope, si trova anche geograficamente molto vicina alla Cittadella Universitaria di Monserrato, consentendo una migliore e più frequente interazione con gli studenti e i ricercatori dell'Università di Cagliari.

Inoltre, la nuova struttura è particolarmente votata alla divulgazione scientifica e alla didattica in ambito astronomico, essendo infatti dotata di una Sala Didattica con strumenti osservativi, di un Auditorium, che può essere utilizzato anche come Sala Multimediale e Teatro scientifico, di un Museo Storico Astronomico con gli strumenti usati a Carloforte, e di un modernissimo Planetario digitale.

 

Cento anni fa

Il giorno (o per meglio dire la notte) del 24 ottobre 1899 Giuseppe Ciscato ed Emilio Bianchi, astronomi dell'Osservatorio di Padova, effettuarono le prime determinazioni astronomiche di latitudine a Carloforte, la cittadina di origine ligure dell'isola di San Pietro nelle vicinanze della costa sud-occidentale della Sardegna. Per le osservazioni utilizzarono un Telescopio Visuale Zenitale (VZT) costruito dalle officine Wanschaff di Berlino ed installato sulla sommità della settecentesca torre di San Vittorio.


Il telescopio VZT di Carloforte.

Aveva così inizio l'attività della Stazione Astronomica di Carloforte che, unitamente ad altre cinque stazioni nel mondo, costituiva il Servizio Internazionale delle Latitudini (ILS), una rete di osservatori situati sul medesimo parallelo geografico (39°08' N) istituita dall'Associazione Geodetica Internazionale nell'Assemblea Generale di Stoccarda (1898) allo scopo di studiare dettagliatamente il moto di rotazione della terra attraverso misure sistematiche ed accurate delle variazioni della latitudine. A differenza di alcuni grandi osservatori europei (Parigi, Greenwich) la cui fondazione nel diciassettesimo secolo era avvenuta grazie anche alla necessità di risolvere il problema della determinazione della longitudine e sulla spinta delle ambizioni di primato sui mari delle grandi potenze europee, la Stazione Astronomica nasceva invece per risolvere un problema di latitudine e nell'ambito di uno di quei progetti di cooperazione internazionale che muovevano i primi passi alla fine del secolo scorso.

Per comprendere meglio le cause ed i motivi che spinsero astronomi e geodeti ad intraprendere questa non semplice impresa occorre considerare che la Terra, come gli altri corpi del sistema solare e tanti altri oggetti nell'universo, ruota attorno al proprio asse e questo moto, apparentemente semplice e naturale, ha una serie di implicazioni di grande importanza.