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Voci di astronome

Voci di Astronome - Le pioniere

EN HEDU' ANNA, ca 2300 a.C.

Sacerdotessa sumera della dea Luna, En Hedu' Anna visse intorno al 2300 aC. Il suo  uno dei primi nomi registrati in assoluto nella storia. En Hedu', il cui nome significava "ornamento del cielo", aveva una posizione di grande prestigio e potere. Apparteneva infatti alla classe dei sacerdoti sumeri che hanno contribuito a creare i calendari basati sui movimenti delle stelle e sui cicli lunarii.

In uno dei suoi poemi, tramandati fino a noi, viene descritto il suo lavoro:

"Vera donna che possiede saggezza in eccesso,   
consulta la tavola dei lapislazzuli
dispensa consigli a tutte le regioni... 
Misura i cieli  
Mette le corde di misurazione sulla terra."

AGANICE (o AGLAONICE) di Tessaglia, ca 300 a.C.

Principessa tessala vissuta probabilmente nel II secolo aC, è considerata la prima astronoma della storia. «Conosceva la causa delle eclissi totali della Luna e prevedeva in anticipo il momento in cui succede all’astro di entrare nell’ombra della Terra» scrive Plutarco nei Precetti coniugali, e «e abusava delle altre donne convincendole che sapesse tirar giù la Luna». Perciò Platone la considerava una strega. Alcune astronome e seguitrici di Aglaonice, apparentemente considerate come streghe o maghe, si associarono a lei e cominciarono ad essere conosciute come “Le streghe di Tessaglia”, gruppo molto famoso e attivo durante il III secolo a. C. 

Un cratere di Venere porta il suo nome.

IPAZIA di Alessandria, 350/370 – 415 d.C.

Matematica, filosofa e astronoma greca, esponente della corrente neo-platonica. Figlia di Teone, noto in Alessandria per le sue conoscenze matematiche e astronomiche, secondo il filosofo Damascio «fu di natura più nobile del padre, non si accontentò del sapere che viene dalle scienze matematiche alle quali lui l'aveva introdotta, ma non senza altezza d'animo si dedicò anche alle altre scienze filosofiche».

Donna di enorme cultura, di lei non sono rimasti scritti probabilmente a causa di uno dei tanti incendi che distrusse la biblioteca di Alessandria. Nonostante l’assenza di suoi scritti, altri filosofi del tempo ne parlano come una delle menti più avanzate della sua epoca.

Famosa per i suoi studi matematici e astronomici, inventò l'astrolabio, il planisfero e l'idroscopio. Arrivò a formulare anche ipotesi sul movimento della Terra, ed è molto probabile che cercò di superare la teoria tolemaica secondo la quale la Terra era al centro dell’universo.
La sua barbara uccisione per mano di una folla inferocita di cristiani l’ha trasformata in una delle prime «martiri della libertà di pensiero».

Al suo nome è dedicato il Centro Internazionale Donne e Scienza, creato nel 2004 dall’UNESCO a Torino per sostenere lo studio, la ricerca e la formazione in particolare delle donne scienziate del Mediterraneo.

SEANDEOK di Silla, 610 ca – 647 d.C.

Regina regnante coreana, ventisettesima sovrana di Silla e prima donna a portare la corona. Fu regina illuminata, incoraggiò la rinascita del pensiero, della letteratura e dell'arte a Silla.

Si interessò di astronomia e fece costruire il primo osservatorio astronomico del lontano oriente (La torre della Luna e delle stelle), che veniva usato per osservare il cielo e per le previsioni del tempo.

La torre svetta ancora nell'antica capitale di Silla, Gyeongju, in Corea del Sud. 

HILDEGARDA di Bingen, 1098 - 1179 d.C.

Badessa benedettina di origini aristocratiche, fu poetessa, scrittrice, pittrice, naturalista, filosofa, guaritrice. Fu autrice di molti scritti, e di una delle prime lingue artificiali di cui si abbia notizia, usata probabilmente per motivi mistici. Ma scrisse anche un trattato sulla cosmologia, di «ispirazione divina», in cui 300 anni prima di Copernico, seguendo la linea di Aristarco di Samo e di Ipazia, sosteneva una teoria eliocentrica.

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