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7 Dicembre 2016 ore 0:00

Piano Lauree Scientifiche: 40 studenti messi alla prova ad OAC

Durante tre giorni intensissimi, 40 studenti da tutta la Sardegna hanno potuto mettersi alla prova con test astronomici teorici e pratici nell'ambito del PLS, ambizioso progetto del MIUR teso a favorire l'incontro tra scuola, università e imprese.
Piano Lauree Scientifiche: 40 studenti messi alla prova ad OAC

Storicamente, scuola, università e imprese hanno sempre faticato a comunicare tra loro, a scambiarsi idee, informazioni, talenti. Questo fatto ha sempre rappresentato un evidente svantaggio in primis per gli studenti e, in una visione più ampia, per la crescita e l'economia dell'intera nazione italiana.

Per potersi interconnettere in maniera armoniosa, questi importanti attori culturali ed economici hanno infatti bisogno di appositi protocolli di collaborazione come è il caso del PLS: il Piano Lauree Scientifiche promosso dal MIUR.

All'Università di Cagliari il PLS è coordinato da Carlo Maria Carbonaro e Alessia Zurru, ricercatori del Dipartimento di Fisica che hanno raccolto le adesioni dalle scuole di tutta la Sardegna selezionando 40 studenti particolarmente meritevoli provenienti da Licei e Istituti Professionali.

I ragazzi hanno seguito, nel mese di dicembre, un percorso di formazione che li ha portati a conoscere le eccellenze della scienza e della ricerca tecnologica in Sardegna, tra le quali, assieme al CNR e all'INFN, c'è anche l'INAF con l'Osservatorio Astronomico di Cagliari.

Lunedì 5 dicembre 2016 i 40 giovani hanno visitato il Sardinia Radio Telescope, a San Basilio, mentre i due giorni successivi, il 6 e 7 dicembre, le attività si sono svolte all'Osservatorio, nel quartier generale di Selargius. Non si è trattato delle consuete aperture al pubblico o alle scuole ma di vere e proprie “Master Class” con prove pratiche e laboratoriali su specifici argomenti su cui i ricercatori di OAC lavorano ogni giorno.

Nel Laboratorio Tecnologico di Microonde gli ingegneri Adelaide Ladu e Giuseppe Valente hanno misurato i parametri d'antenna con particolare riferimento al nostro Sardinia Radio Telescope.

Francesco Gaudiomonte, sempre nell'ambito di esperimenti radio, ha mostrato il funzionamento della stazione mobile "RFI" (Radio Frequency Interference), un vero e proprio furgone "caccia-onde" che consente di rintracciare i segnali radio potenzialmente dannosi per le osservazioni con SRT.

In Auditorium si sono invece cimentati, guidati da Silvia Casu, nella misurazione tramite immagini del Buco Nero Super Massiccio al centro della nostra galassia con tanto di esercizi e calcoli matematici piuttosto complessi.

L'aula didattica è stata invece teatro di un laboratorio tenuto da Sabrina Milia in cui gli studenti hanno testato le misurazioni direzionali di antenna simulando l'attività di SRT con i relativi grafici di segnale. Oltre alla parte “sperimentale” è stato svolto anche un esercizio teorico a partire dai dati della mappa radio di un “resto di Supernova” osservato sempre da SRT.

Anche l'area museale è stata aperta per spiegare la storia dell'Osservatorio, da Carloforte nel 1899 fino all'arrivo a Selargius nel 2013 e alla costruzione di SRT e le sue prospettive per il futuro.

Al termine delle Master Class gli studenti hanno ricevuto un attestato di partecipazione e molti di loro si sono detti disponibili per venire, magari tra qualche anno, a lavorare qui all'Osservatorio. Li aspettiamo!

Potete vedere alcune fotografie nella nostra gallery.

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