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20 DICEMBRE 2016 ore 18:21
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SRT diventa grande: incontro sui prossimi passi verso un funzionamento a regime

Tecnici da tutta Italia si sono incontrati a Cagliari dal 13 al 16 dicembre 2016 per un workshop sulla grande antenna: Implementing the transitions to full operations for the SRT.
SRT diventa grande: incontro sui prossimi passi verso un funzionamento a regime

Il Sardinia Radio Telescope è una macchina complessa, un vero “giocattolone” che, per funzionare, necessita di personale specializzato con competenze tecniche molto raffinate. Da quando è stato inaugurato, nel 2013, sono stati fatti tanti passi avanti fino alle recentissime osservazioni scientifiche di cui hanno parlato anche molti giornali (come ad esempio il buco nero supermassivo studiato da Matteo Murgia).


Tra poco, proprio a cavallo tra 2016 e 2017, la grande antenna sarda, fiore all'occhiello dell'INAF, comincerà una fase di transizione che prevede una fase transitoria di alcuni mesi per poter aprire alcuni cantieri di viabilità interna e lavorare parallelamente sulla manutenzione e miglioramento dei sistemi di ricezione nonché del tanto atteso Visitor Centre per una migliore fruibilità di pubblico.


Questi lavori dureranno almeno fino alla metà del 2018 e, per organizzare al meglio tutto ciò, è stato organizzato un apposito workshop tecnico proprio sul futuro di SRT: Implementing the transitions to full operations for the SRT.


Dal 13 al 16 dicembre 2016 all'Osservatorio Astronomico di Cagliari (nella sede di Selargius, vicino al capoluogo) circa una cinquantina di ricercatori e tecnologi, prevalentemente provenienti dalle sedi INAF di Cagliari e Bologna ma con collegamenti con varie altre sedi INAF, coordinate dal direttore dell'Osservatorio Andrea Possenti, hanno seguito l'evento e contribuito con proposte e idee discusse in plenaria volte al miglioramento del programma di funzionamento per i prossimi anni.


Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'evento:


https://www.ict.inaf.it/indico/event/451/

 

(Nell'immagine il capo tecnologo di OAC, Ignazio Porceddu, durante il workshop)