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La Storia

Il Servizio Internazionale delle Latitudini

Già prima della scoperta di Chandler il prof. Emanuele Fergola, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, aveva proposto in una riunione della Associazione Geodetica Internazionale (AGI), svoltasi a Roma dal 15 al 24 ottobre 1883, l’organizzazione di un lavoro internazionale continuo, basato su un programma di osservazioni sistematico da eseguirsi < < in diversi luoghi scelti convenientemente> > , con lo scopo di misurare gli spostamenti del Polo per mezzo di osservazioni di latitudine eseguite da Stazioni situate sullo stesso parallelo. Secondo Fergola < < […] potendo la latitudine di un luogo variare anche per effetto di una variazione della verticale, così la variazione che per caso si fosse notata nella latitudine di un punto sarebbe stato l’effetto risultante di uno spostamento della verticale e di uno spostamento dell’asse di rotazione. Ma poiché la variazione della verticale non può essere sensibile che in prossimità della regione ove si produce il fenomeno geologico che a quella variazione da luogo, così si deduce che la variazione della verticale essendo semplicemente un fatto locale, potrebbe solo alterare le latitudini sopra uno spazio relativamente piccolo; al contrario il cangiamento dell’asse di rotazione della terra è un fatto di natura generale che, se avviene, cangia la latitudine di tutte le regioni della terra […]> > .

La proposta del Fergola venne sottoposta ad una speciale Commissione con la partecipazione nel ruolo di relatore di Giovanni Schiaparelli, il cui documento, basato su numerosi e validi argomenti scientifici, fu votato a maggioranza.

Sotto il profilo pratico la realizzazione del progetto incontrerà grandi difficoltà in quanto l’attenzione della comunità scientifica era in quelli anni rivolta verso altri problemi di cooperazione internazionale: la "Carta del cielo", promossa dall’Osservatorio di Parigi nel 1887, cui partecipavano anche l’Osservatorio di Catania e la Specola del Vaticano, la "Zone Catalogue", dell’Astronomische Gesellschaft, iniziato nel 1869.

I membri dell’AGI diedero inizio alla parte operativa della proposta del Fergola. Si trattava d’individuare le Stazioni collocate sullo stesso parallelo che, con identici strumenti e metodi, conducessero parallelamente osservazioni di latitudine. Tali dati dovevano pervenire ad un Ufficio Centrale per la riduzione ed elaborazione.

Grazie all’impegno del Generale Annibale Ferrero e del prof. Giovanni Celoria, in qualità rispettivamente di Presidente e di vice-Presidente della Commissione Geodetica Italiana, di Giovanni Lorenzoni, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova e soprattutto di Giovanni Schiaparelli, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Milano, una delle Stazioni fu assegnata all’Italia.

La scelta delle Stazioni del Servizio, oltre alla posizione sullo stesso parallelo, si basò anche su altri requisiti così fissati:

  1. condizioni omogenee del terreno, particolarmente lungo il meridiano a Nord e a Sud del sito, per evitare l’insorgere di variazioni differenziali nella rifrazione difficilmente valutabili;
  2. buone condizioni sia igienico-sanitarie sia economico sociali;
  3. buone strutture logistiche: presenza di strade e linee ferroviarie, vicinanza di grandi città e possibilmente esistenza di Osservatori astronomici;
  4. condizioni meteorologiche favorevoli rispetto alla nuvolosità e alle precipitazioni;
  5. stabilità, dal punto di vista sismico, del territorio.

I nuovi Osservatori inizialmente proposti furono: uno nel Giappone (Mizusawa), uno in Russia (Tschardjuii), tre nell’America del Nord (Gaithesburg, Cincinnati, Ukiah) ed uno in Italia, tutti situati nei pressi del parallelo 39° 08’. In Italia s’individuarono diversi siti: in Sicilia (Scicli, Licata, Marsala, Palermo), in Calabria (Crotone), in Sardegna (Cagliari), in Campania (Osservatorio di Napoli) e in Puglia (tra Bari e Taranto).

Questi siti furono combinati con quelli degli Stati esteri in diverse combinazioni di quattro Stazioni. La scelta finale fu fatta nel corso della XII Conferenza dell’Associazione Geodetica Internazionale (AGI) di Stoccarda nel 1898, dove si decise l’organizzazione del Servizio Internazionale di Latitudine. Durante la preparazione della Conferenza veniva segnalata al Celoria la combinazione delle Stazioni di Mizusawa, Dover o Gaithesburg, Ukiah e Cagliari.

Immediatamente il Celoria si attivò per la definizione del sito di Cagliari programmando un sopralluogo in Sardegna in modo che la scelta del luogo non si discostasse dal parallelo prescelto per non più di mezzo primo d’arco (circa un chilometro) e rispettasse le condizioni precedentemente poste.

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Mappa alla scala 1 : 10.000 della zona di Caloforte e della località Spalmatoreddu in cui era situata la Torre di San Vittorio, inviata dall’ingegner Guarducci al Celoria nell’ottobre 1898.