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30 Maggio 2018 ore 0:00

AstroElfi, didattica e avventura all'ombra di SRT

Una collaborazione vincente tra l'INAF e il territorio del Gerrei ha portato alla realizzazione del primo campus "Astroelfi", una occasione di crescita per 13 ragazzi del cagliaritano che hanno potuto cimentarsi in attività fuori del comune in un ambiente intatto e selvaggio come il Gerrei
AstroElfi, didattica e avventura all'ombra di SRT

Prendi l’amore per la scienza e quello per la natura e l’ambiente, aggiungi un paesaggio incontaminato e voglia di avventura, condisci con tanta astronomia e lunghe camminate: quel che viene fuori è il progetto “Astroelfi”, un progetto nato in Sardegna grazie alla collaborazione dell’INAF con associazioni ed enti del territorio tra Selargius e il Gerrei, dove hanno sede, rispettivamente l’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari (INAF-OAC) e il Sardinia Radio Telescope (SRT).

Potete trovare alcune immagini nella nostra gallery cliccando qui.

Il progetto AstroElfi è un campus di due giorni di educazione all'aperto, per ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Due giorni di immersione nella natura con, nel mezzo, una notte sotto le stelle per imparare qualcosa di più sul cielo e riflettere sull’importanza dell’astronomia nella vita quotidiana. Una di quelle indimenticabili avventure all’aria aperta che tanto fanno crescere e socializzare i nostri ragazzi, che per qualche giorno perdono di vista libri, banchi di scuola e genitori.

Perché dunque un campus per ragazzi, come già ce ne sono tanti in Italia, dev’essere considerato una notizia astronomica? I campus li fanno già in tanti, è vero, ma stavolta è stato diverso perché l’evento è stato proposto e organizzato da un istituto di ricerca scientifica come l’INAF-OAC di Cagliari che ha messo in campo, per farlo, la propria forza lavoro. Silvia Casu, ricercatrice in astrochimica dell’Osservatorio Astronomico specializzata nella didattica e nella divulgazione, ci ha messo un anno di lavoro, riunioni, sopralluoghi, chiamate, scrittura di progetto e di contenuti per realizzare un evento che doveva essere speciale e che ha rispettato pienamente questa previsione.

Per la sua realizzazione, l’INAF-OAC si è rivolto ad una delle associazioni di riferimento in Sardegna per l’outdoor education, l’associazione Punti di Vista, veri e propri professionisti con esperienza ultradecennale in psicomotricità, educazione ambientale e didattica all'aperto. Il loro progetto Vita da Elfi, (https://vitadaelfi.wordpress.com/), ovvero una vita a contatto con la natura in grado di far sviluppare ai ragazzi consapevolezza e amore per l’ambiente, è stato il punto di partenza per lo sviluppo del campo Astroelfi.

Il territorio coinvolto è quello del Comune di San Basilio, dove ha sede il Sardinia Radio Telescope, un’antenna bella e moderna ma anche, per certi versi, “ingombrante” per il territorio e la gente che ci abita. A questo proposito, sottolinea Casu: “SRT è uno strumento di avanguardia che necessita di essere spiegato alla popolazione locale. Da anni svolgiamo visite guidate ed organizziamo eventi, ma stiamo cercando anche di portare avanti azioni concrete e dimostrative della possibilità di uno sviluppo condiviso e vantaggioso per tutti, a partire dai più piccoli. Vogliamo che SRT sia sentito come parte integrante del territorio, in tutti i sensi.”.

Il Comune di San Basilio ha dunque messo a disposizione la magnifica struttura di Pitzu Pranu, già utilizzata più volte dall’INAF per ospitare pranzi di grandi meeting di astronomia con ricercatori da tutto il mondo. Stavolta la terrazza è stata usata per sistemare i materassi e i sacchi a pelo dei tredici ragazzi partecipanti che hanno potuto quindi sperimentare l’aria aperta in un posto immerso nella natura ma nello stesso tempo confortevole e sicuro in caso di maltempo. Durante il campo, che si è svolto il 28 e 29 aprile scorsi, i ragazzi si sono cimentati nella costruzione di orologi solari, hanno discusso dei movimenti di Terra, Sole e Luna, parlato un po’ di tutti i tipi di oggetti celesti ed argomenti astronomici, seguendo le proprie curiosità, individuato le più importanti costellazioni sdraiati per terra. Parte integrante del campo è stata infine la passeggiata/trekking che dal paese di san Basilio porta fino al radio telescopio, un percorso di circa 7km tra gli splendidi colli del Gerrei, tra boschi, corsi d’acqua e campi di asfodeli.

 “Ci siamo divertiti e abbiamo pure imparato tantissime cose. – ci dice Giulia Garzia, una dei ragazzi partecipanti – “Prima di iniziare questa avventura non sapevo individuare la stella polare. Me l’avevano già spiegato, ma mai in modo da farmi veramente incuriosire.” 

“L’incontro con il mondo delle stelle” – aggiunge Mara Lasi, socia fondatrice di Punti di Vista e animatrice del campo – “è stato per noi e per le famiglie elfiche che ci seguono un grande arricchimento formativo, un’occasione per dare ancora più spazio alla conoscenza. Stiamo già pianificando le prossime avventure degli astro elfi per vivere, ancora una volta, l’unione meravigliosa tra scienza e natura.”

“Il campus Astroelfi” – conclude Silvia Casu – “può essere considerato come il primo di una serie di eventi che cercheranno di coinvolgere sempre più il territorio di San Basilio e in generale di tutti i nove comuni che fanno parte dell’Unione del Gerrei.”

Inoltre, è il primo di una serie di esperimenti dedicati allo sviluppo di percorsi di astroturismo in Sardegna, percorsi che verranno presentati durante il terzo workshop internazionale “The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy. Inclusion and intercultural aspects in astro-tourism activities” (http://chiantitopics.it/) che si svolgerà in Toscana a luglio.



 

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