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ASTRINLUCE 2016, UN ALTRO GRANDE SUCCESSO DI OAC: GRAZIE INFINITE A TUTTI VOI!!
E' finita dunque AstrInLuce, la settimana più dura dell'anno, la più bella. Consentiteci dunque di dilungarci un pochino per spiegarvi meglio cosa abbiamo fatto. Partiamo con qualche cifra:
8 partner dell'evento
6 giorni di apertura, mattina e sera
32 eventi prenotabili tra scuole e pubblico generico:
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7 visite al Museo OAC
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6 visite ai laboratori tecnologici SRT
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3 visite al Sardinia Radio Telescope
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2 spettacoli scientifici
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4 conferenze scientifiche
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3 laboratori didattici
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4 spettacoli al Planetario
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1 corso di formazione per insegnanti
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1 caccia al tesoro
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1 spettacolo teatrale
12 istituti di 3 ordini di scuole: elementari, medie e superiori
420 studenti con 25 maestri / professori
350 ospiti prenotati agli eventi serali
45 persone coinvolte nell'organizzazione:
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oltre 30 dipendenti e borsisti OAC
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12 studenti del Liceo Euclide
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9 formatori / artisti / attori / musicisti
Continueremo immediatamente con le scuole, con i planetari, i laboratori, le visite all'antenna, l'allestimento di nuovi spazi, la partecipazione a nuovi progetti internazionali (a proposito lo sapevate che proprio in questo tipo di collaborazioni, secondo una ricerca uscita proprio ieri, siamo secondi al mondo?) ma ora, ora lasciateci dedicare un minuno per tirare il fiato e ringraziarvi perchè Astrinluce è diverso, è l'evento di apertura di OAC per eccellenza, per cui quando finisce ci sentiamo davvero soddisfatti.
Sei giorni aperti al pubblico mattina e sera. Questo comprende ideazione, contestualizzazione, programmazione, inviti, telefonate, email, riunioni, assegnazioni dei ruoli, creazione dei layout grafici (e quest'anno, con un pizzico di orgoglio, abbiamo creato anche il logo dell'evento nazionale Light in Astronomy 2016), sito web, formulario online, brochure, locandine, magliette, gestione di facebook, rapporti con le scuole, rapporti con i media, gestione fisica del pubblico in entrata e in uscita, studiare e raccontare fatti storici e movimenti della terra anche a bambini di cinque anni, parlare un'ora al microfono, guazzabugliare comandi e script al buio di un planetario, rompere un computer, trovare piani b per ogni evento, fotografare, filmare, scrivere e mettere tutto, ancora una volta, sul sito e sui social in tempi decenti battendo un ferro ancora caldo (è proprio quello che state leggendo in questo momento...).
Grazie, dunque, a tutti voi che siete venuti a trovarci o che avete provato a farlo.
Tutta questa lunga premessa ci è servita per farvi riflettere, se ce ne fosse bisogno, sul reale ruolo della divulgazione scientifica e in generale della comunicazione dentro enti importanti come il nostro. Didattica e divulgazione non sono qualcosa di accessorio alla vera scienza, qualcosa a cui si può rinunciare o di cui chiunque si può occupare nel tempo libero improvvisandosi esperto. Noi del settore D&D (Divulgazione e Didattica) abbiamo coordinato un lavoro che ha coinvolto tanti altri settori: tecnico, amministrativo, scientifico.
Non vogliamo citare qui alcun nome, ne nostro ne dei partner, perchè siamo talmente tanti ad aver lavorato ad Astrinluce che ci dimenticheremmo senz'altro qualcuno: guardate che squadra, si vede dai numeri, è questa la nostra forza.
Nonostante questi picchi di intensità, sappiamo bene che lavorare qui dentro è un privilegio, come negarlo? Questo grande sforzo collettivo è per l'appunto ciò che dobbiamo restituire ad una società che, con le sue tasse, paga un ente dello Stato per fare ricerca e scoperte che non sempre vengono comprese o arrivano ad applicazioni immediate per la vita della gente. Ma durante questo evento, chi è venuto a trovarci, ha capito in maniera molto chiara perchè l'astronomia debba essere considerata una scienza necessaria: il cielo va tenuto d'occhio, sempre.
Nel frattempo cerchiamo di sdebitarci lavorando per trasmettervi il nostro entusiasmo e quando vi vediamo sorridenti la missione è compiuta.
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