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24 MARZO 2015 ore 10:50
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Posizione del personale OAC su un eventuale accorpamento

Per fare chiarezza sulle recenti vicende che vedono il personale dell'Osservatorio Astronomico di Cagliari schierato in modo compatto contro l'eventualità di un accorpamento con l'IRA di Bologna, riportiamo un riassunto sugli eventi e i vari comunicati emessi.

Premessa.


Di recente, l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), a seguito delle raccomandazioni presentate da un Visiting Committee internazionale (RadioAstronomy Visiting Committee, RaVC) su come rafforzare la radioastronomia italiana, ha avviato la procedura di costituzione di una nuova struttura di secondo livello dell'INAF: l'Osservatorio di RadioAstronomia (ORA), risultante dall'accorpamento dell'Osservatorio Astronomico di Cagliari (OAC) e dell'Istituto di Radio Astronomia di Bologna (IRA), già Strutture di Ricerca di 2° Livello dell'Ente nazionale.


La posizione del Personale OAC.

Il personale dell'OAC si è sempre dichiarato, in ogni occasione, a tutti i livelli istituzionali, del tutto favorevole a concorrere a ogni forma efficace di coordinamento della Radioastronomia Italiana, purché preveda il mantenimento dell'autonomia propositiva e di direzione dell'OAC, sull'esempio di altre facilities di complessità forse anche maggiore, per esempio le missioni aerospaziali, che sono efficientemente gestite in modo cooperativo e sinergico da altre strutture INAF. Si è allo stesso tempo dichiarato, e continua a dichiararsi, fermamente e unanimemente contrario all'ipotesi di un accorpamento.

Il personale OAC dichiara altresì preoccupazione per un modus operandi della Dirigenza INAF che apparentemente non tiene conto del parere contrario espresso in modo unanime dall’intero personale di una delle due strutture coinvolte e intende procedere pur in assenza di condivisione.


Parere del Consiglio Scientifico

Come integrazione, si allega il parere del Consiglio Scientifico, consultato secondo le procedure previste dall’art.17, comma 3, dello Statuto.

L'impegno strategico del Governo Regionale

La Regione Autonoma della Sardegna (RAS), da sempre consapevole dell’eccellenza scientifica e tecnologica del Sardinia Radio Telescope, non ha soltanto partecipato direttamente al finanziamento di SRT e delle opere edilizie ad esso connesse ma si è resa anche fautrice di un vero e proprio piano strategico di sviluppo dell'astrofisica e delle tecnologie di riferimento, con un investimento complessivo di circa 20 Milioni di euro.

A seguito della notizia dell’avvio dell’iter di creazione dell’ORA, la Regione Sardegna ha emesso alcuni comunicati in cui si ribadisce la necessità di garantire la indispensabile autonomia per l’Osservatorio Astronomico di Cagliari e si chiedono soluzioni di coordinamento alternative:

Si segnala inoltre l'interrogazione parlamentare 4-08289, seduta del 6 marzo 2015, presentata da Meloni, Cani, Mura, Pes, Sanna, Scanu.



Genesi della proposta di accorpamento

La raccomandazione del RaVC ben si colloca nel solco tracciato dalla  richiesta reiteratamente presentata dall’IRA alla Dirigenza dell’INAF negli ultimi anni per la creazione di un unico Istituto, controllato e gestito dall'IRA stessa.

L'esigenza di un coordinamento generale per il potenziamento della radio astronomia italiana non è un problema nuovo ed è stato affrontato in maniera diversa negli scorsi anni dai due istituti coinvolti. In questo ambito, la proposta relativa alla creazione di un Laboratorio Nazionale di Radio Astronomia, avente funzioni di coordinamento delle facilities radioastronomiche italiane, era stata respinta dal personale dell' IRA. Il personale OAC si era dichiarato già allora contrario a qualunque ipotesi di accorpamento che togliesse autonomia progettuale e direttiva all'OAC, trasformandolo in un avamposto dell'IRA. In totale rispetto delle opinioni contrarie espresse dal personale IRA, la proposta di istituzione dei Laboratori Nazionali non è stata più considerata da OAC.

A seguito del rapporto del RaVC, che ha visitato le varie sedi nello scorso autunno, l'ipotesi accorpamento è stata ripresa ed è stato dato mandato al CdA INAF di iniziare le procedure per la creazione di un Osservatorio di Radio Astronomia (ORA), che accorpi OAC e IRA e le antenne da loro gestite (SRT, Medicina e Noto).

L'IRA si è dichiarato d'accordo con tale ipotesi, ribadendo però la necessità di localizzare a Bologna il centro direzionale della nuova Struttura unificata, accettando una sua localizzazione solo temporaneamente a Roma, e non altrove.

Il personale OAC si è invece dichiarato unanimemente e assolutamente contrario all’ipotesi accorpamento, ritenendola inutile, mortificante, e soprattutto poco efficace, tenuto conto della distanza territoriale delle due sedi. Nello stesso tempo, il personale OAC si è dichiarato favorevole a discutere ipotesi alternative di coordinamento e gestione della radio astronomia italiana.